Il duello in satira

Nelle parti figurative dei giornali satirici d’età risorgimentale, il duello è motivo assai diffuso. Si presta a questo particolare tipo di comunicazione visuale per due ragioni.

Innanzitutto, permette di sintetizzare visivamente il tema dello scontro politico o ideologico tra due fazioni opposte in un modo immediatamente riconoscibile perché la pratica duellistica è familiare al lettore.

Inoltre, consente di farlo in modo iperbolico e per questo godibile, com’è nella natura retorica del disegno caricaturale. Continua difatti ad essere comune anche nel Novecento, mentre la sua progressiva scomparsa come pratica sociale decreta lentamente anche la riduzione graduale della sua presenza nell’immaginario figurale.

Nella larga presenza del motivo del duello nell’arte della caricatura, spesso dunque non è tanto in gioco l’istituto duellistico in sé, quanto la sua insita potenzialità figurativa: per il disegnatore, il duello è l’efficace emblema visivo, la sintesi icastica, degli accesi scontri in atto nell’agone politico. La lotta per l’unificazione, le fazioni in campo, gli opposti partiti e le opinioni contrastanti sono messe in scena incarnandole in figure di duellanti.