Jacopo Gelli

Ritratto di Jacopo Gelli, Cappa e Spada, I, 5, maggio 1888 (Su concessione del Ministero dei beni e delle attività culturali. Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Divieto di riproduzione)Jacopo Gelli si distinse per la grande competenza e l’approfondita conoscenza della storia e della cultura cavalleresche.

Nato ad Orbetello il 13 settembre 1858, militare di professione, Gelli si dedicò con una straordinaria costanza allo studio sistematico del duello, non tanto e non solo ai fini della redazione di quello che fu, almeno editorialmente parlando, il codice cavalleresco più diffuso e longevo in Italia. Personalmente convinto che la pratica duellistica andasse ristretta fino al suo naturale esaurimento, patrocinò la nascita di una Corte d’onore permanente volta a risolvere le vertenze evitando scontri sul campo.

La sua attività di pubblicista andò ben oltre il duello. Si pensi all’attenzione alla scherma, evidentemente legata al duello, testimoniata dall’impegno profuso nell’ideare e nel dirigere la rivista «Scherma Italiana», il cui primo numero uscì Jacopo Gelli, Manuale del duellante, Milano, Hoepli, 1896, altre opere dell'autorenel 1891. Sempre allo stesso tema, l’anno prima, aveva dedicato la Bibliografia generale della scherma con note critiche, biografiche e storiche (Firenze, Tip. L. Niccolai, 1890).

Vero e proprio poligrafo, Gelli scrisse manuali e repertori riguardanti materie le più diverse tra loro. Tra questi, in maggioranza usciti presso l’editore milanese Hoepli, si possono ricordare il Dizionario filatelico. Manuale del raccoglitore di francobolli con indicazione dei prezzi Bibliografia e storia (Milano, Hoepli, 1894), Gli archibugiari milanesi. Industria, commercio, uso delle armi da fuoco in Lombardia (Milano, Hoepli, 1904), L'arte dell'armi in Italia (Bergamo, Istituto Italiano d’Arti Grafiche, 1906) e Gli ex libris italiani. Guida del raccoglitore (Milano, Hoepli, 1930). Un personaggio senza dubbio ricco di interessi. Qui ci preme sottolineare il suo ruolo di studioso e la sua fondamentale opera in favore della conoscenza e della codificazione del duello, inteso nei suoi vari aspetti. Morì il 13 dicembre 1935 a Livorno.