Michele Barbi
(1867-1941)

 

 

Né si limitò la fama di questo grande all'Italia; ma varcò le Alpi, e con edizioni e traduzioni della Commedia fu iniziato quel lavoro, per cui il poeta italiano è fatto cittadino di tutte le civili nazioni.

Adolfo Bartoli
(1833-1894)

 

 

La vita di Dante è una matassa così intrigata, che sarebbe temerità ridicola il dire, io mi accingo a strigarla. Ci vorranno molti anni ancora, prima che un tale tentativo sia solamente possibile.

Domenico Comparetti
(1835-1927)

 

 

... è chiaro che Dante considera Virgilio come poeta eminentemente nazionale «la nostra maggior Musa» «il nostro maggior poeta».

Guido Mazzoni
(1859-1943)

 


Potrei dire che dedico a te il libro, perché tu sei, oltre tutto il resto che sei come erudito e come maestro, un dantista insigne. [dedica a stampa A Pio Rajna]

Pio Rajna 
(1847-1930)

 

 

... così incoronato, visibile a tutti, il cadavere [di Dante] dovett'essere portato sulle spalle dei «cittadini più solenni infino al luogo de' frati minori». S'ebbe così dopo morte il trionfo che era mancato in vita.

Pasquale Villari
(1827-1917)

 

 

Storici ed eruditi [...] non esitarono punto a dire che Dante ritrovò l'idea del suo poema in tutto il secolo; che la Francia, la Germania, tutta l'Europa avevano contribuito in qualche modo alla Divina Commedia.

Girolamo Vitelli

 

 

... mi sentivo una gran voglia di sollecitare l'onore di leggere un canto di Dante in Orsanmichele [...] se quella lectura deve continuare, ed è bene che continui, conviene  mutarle indirizzo, e ridurla a commento elementarissimo.