La tradizione di studi umanistici a Firenze trovò un sicuro punto di riferimento e una grande occasione di sviluppo nella Sezione di Filosofia e Filologia dell’Istituto di Studi Superiori Pratici e di Perfezionamento, istituito dal Governo Provvisorio della Toscana nel dicembre 1859.
Gli illustri docenti che determinarono il prestigio internazionale della Sezione contribuirono anche alla costituzione e alla crescita della Biblioteca, nucleo iniziale dell’attuale Biblioteca Umanistica dell’Università, anche destinando ad essa le proprie “librerie”, spesso corredate da manoscritti e documenti: stiamo parlando di figure del calibro di Pasquale Villari, Domenico Comparetti, Ernesto Giacomo Parodi, Fausto Lasinio, Felice Tocco, Francesco De Sarlo, cui si aggiunsero altri insigni studiosi, come Alessandro D’Ancona.
A questi fondi si affiancano raccolte private ed archivi di esponenti dell’avanguardia storica: Papini, Palazzeschi, Costetti, Borgese. Numerosi sono poi i volumi con dediche autografe di personalità come Ungaretti, Montale, Marinetti. Grazie anche alla presenza dell’archivio istituzionale della Sezione di Filosofia e Filologia, che offre molte inedite testimonianze, la Biblioteca Umanistica è quindi in grado di qualificarsi come struttura di eccellenza per lo studio della storia intellettuale e artistica di Firenze tra Ottocento e Novecento.
Nel patrimonio dell’Umanistica sono confluiti anche volumi provenienti dalle raccolte granducali e dall’Istituto di Magistero, biblioteche di enti e società, come la Biblioteca Filosofica, e, tramite il Pio Istituto de’ Bardi, la prestigiosa biblioteca dei Bardi.
Oggi il patrimonio è stimato oltre 1.600.000 volumi; sessanta sono i fondi librari ed archivistici e 35.700 le edizioni antiche, cui si aggiungono manoscritti e carte geografiche: attraverso molteplici canali, la Biblioteca Umanistica è quindi divenuta depositaria di una memoria che risale nei secoli fino agli albori della stampa.
Da questo ricco giacimento, sono stati tratti manoscritti e volumi a stampa di particolare interesse che rappresentano in modo efficace le linee di sviluppo degli studi dell’area umanistica dell’ateneo fiorentino e documentano il proficuo rapporto con la storia, la cultura e le istituzioni della città.
In questa sezione vengono anche esposti quattro papiri provenienti dalla preziosa collezione dell’Istituto Papirologico intestato a Girolamo Vitelli, tra i più grandi “maestri” della Sezione.