Eugenio Montale, Ossi di seppia, Torino, 1928
La Fratelli Ribet di Torino fu tra le poche case editrici a raccogliere l’eredità di Piero Gobetti, che per primo nel 1925 aveva pubblicato Ossi di seppia in una edizione di mille copie non numerate, più un numero indefinito su carta di lusso. L’edizione Ribet, con sei nuove liriche, si compose invece di quattrocentocinquanta esemplari numerati, più ventidue stampati su carta a mano contrassegnati con le lettere dell’alfabeto. L’esemplare è il numero due della tiratura e proviene dalla raccolta di Aldo Palazzeschi, a cui Montale lo dedicò "con ammirazione pari all’affetto" il 7 dicembre 1928.
Biblioteca Umanistica, sede di Lettere - Fondo Palazzeschi