Christian Egenolff, Herbarum imagines uiuæ. Der Kreuter lebliche Conterfeytunge, Francoforte, 1538
L’opera Herbarum imagines vivae. Der Kreuter lebliche Conterfeytunge, pubblicata in due parti a Francoforte sul Meno nel1536, anonima (si fa riferimento allo stampatore Christian Egenolff), composta da una sessantina di tavole accompagnate solo da due scarni indici in latino e tedesco, si inserisce in quella che è stata definita la “nascita della moderna iconografia botanica”, che si accampa sui primi decenni del Cinquecento come una rivoluzione.
Per illustrare le loro opere i naturalisti si rivolgono a veri e propri artisti, che abbandonano una tradizione iconografica rigida e poco aderente alla realtà (se non addirittura di fantasia), e si affidano all’osservazione diretta delle piante. Già il titolo con cui Otto Brunfels pubblica l’opera Herbarum viuae eicones ad naturae imitationem (Strasburgo, 1532-1536) sottolinea il nuovo approccio; non meno eloquenti sono i ritratti dei due disegnatori e dell’incisore che accompagnano quello di Leonhart Fuchs, autore di De historia stirpium (Basilea, 1542). Le immagini di queste due opere divengono rapidamente un esempio, altri autori contemporanei (Bock, Dodoens, Bahuin, Turner) le utilizzano a loro volta, alcuni stampatori più “disinvolti” ne commissionano copie: fra questi ultimi pare figurare anche Egenolff.
L’esemplare conservato presso la Biblioteca di Scienze (Botanica), acquerellato in maniera piuttosto grossolana, presenta di contro una bella legatura, con piatti decorati e il titolo Erbolario colorato su quello anteriore.