La Fisonomia dell’huomo, et la celeste

La fisonomia dell'huomo, et la celeste. Del signor Giouan Battista Dalla Porta. Libri sei. Tradotti di latino in volgare, & hora in questa settima, & vltima impressione ricorretta, & postoui le figure à propri suoi luoghi. Con la Fisonomia naturale di monsignor Giouanni Ingegnieri, di Polemone, di Adamantio, & il Discorso di Liuio Agrippa sopra la natura, & complessione, humana, con il Trattato di nei di Lodouico Settali gentilhuomo milanese. Aggiontoui da nuouo la Metoposcopia di Ciro Spontone, Venezia, 1668

L’autore (1535-1615) fu filosofo, alchimista, commediografo e scienziato. Studiò in casa e fra gli altri ebbe lezioni da Domenico Pizzimenti, dai fisici Donato Antonio Altomare e Giovanni Antonio Pisano. Probabilmente poté assistere anche ad alcune conferenze di Girolamo Cardano celebre matematico, fisico e astrologo dell’epoca. Nel 1593 incontrò Galileo e nel 1610 fu chiamato a far parte dell’Accademia dei Lincei. I suoi scritti riguardarono le scienze, magia, ottica e fisica, fisonomia, agricoltura; in tutto l’arco della sua vita scrisse anche 14 commedie e 2 tragedie.

La prima edizione della “Fisonomia” fu scritta nel 1584, ma stampata nel 1586, poiché mancava il permesso del tribunale ecclesiastico. Volle poi scrivere l’edizione in volgare della Fisonomia umana, ma nel 1592 fu proibita la pubblicazione dal Tribunale dell’Inquisizione di Venezia, che impose, anche per il futuro di chiedere il permesso del Tribunale del S. Uffizio di Roma. L’edizione esposta è del 1668 e fu acquistata presso la libreria antiquaria Gonnelli nei primi anni del ‘900.

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