A differenza di altre biblioteche dell’Università di Firenze che hanno ereditato tradizione e patrimonio da strutture di antica formazione, la Biblioteca di Architettura è di recente costituzione e deve la sua origine alla istituzione della Facoltà di Architettura, nel 1936.
I dati dell’accrescimento annuo e la stessa struttura fisica della biblioteca (una stanza nella sede di via Ricasoli 56) restituiscono l’immagine di una struttura modesta con patrimonio sostanzialmente moderno e non particolarmente cospicuo. Dopo i difficili anni della guerra, la biblioteca riceve nuovo impulso con la gestione di Roberto Papini, delegato della Facoltà fino dal 1945.
Il 4 novembre 1966 l’acqua dell’Arno invade i locali della biblioteca e spazza via, insieme a tanti libri e riviste, anche una buona parte della sua breve storia: corrispondenza e registri del protocollo sono dispersi. Solo dai registri inventariali è possibile ricostruire la consistenza del patrimonio prima dell'alluvione. La documentazione che risale al dopo-alluvione, invece, riguarda la corrispondenza in arrivo e in partenza conservata presso la biblioteca stessa e alcuni documenti dell’Archivio storico dell’Università di Firenze. Tutta la corrispondenza della Presidenza, e quindi la maggior parte delle lettere di Giuseppe Giorgio Gori, preside della Facoltà dal 1966 al 1969, è andata purtroppo distrutta nel corso dell’occupazione studentesca del 1977.