Anche per l’architettura sono stati selezionati alcuni testi fondamentali per la storia della disciplina.
I volumi sono alcuni dei testi storici della storia e della teoria dell’architettura. Sono alcuni dei primi testi in cui si elaborano riflessioni teoriche sull’ars construendi, si cerca di darle una sistematizzazione, si stabiliscono concetti e si iniziano ad affrontare i problemi posti dalla pratica della professione.
Attraverso gli esemplari prescelti, tutti dotati di un ricco apparato iconografico, si è cercato di testimoniare l'evoluzione sostanziale e tipologica del trattato nei secoli.
Si inzia con Vitruvio, unico scrittore latino di architettura la cui opera sia giunta fino a noi e modello di insegnamento per tutto il Rinascimento. Le opere di Barbaro e Baldi sono rispettivamente una traduzione e uno studio lessicografico e testimoniano l’interesse e la fortuna di Vitruvio nel Rinascimento.
Leon Battista Alberti fu il primo trattatista rinascimentale, che teorizzò sulle tre arti maggiori (pittura, scultura e architettura) affrontando problematiche sia tecniche che estetiche. Qui il suo trattato viene presentato nella traduzione italiana di Cosimo Bartoli.
I trattati di Vignola e Scamozzi si collocano tra la seconda metà del Cinquecento e l’inizio del Seicento: ricchi di spunti innovatori, sono esempi di due diverse concezioni – una pratica e una classica – dell’architettura.
