Onorevoli duellanti

Tra coloro che più spesso incrociavano le lame per questioni d'onore occupavano una posizione di tutto rilievo i parlamentari. Gli scontri verbali che avvenivano in Aula, infatti, talvolta finivano sul terreno, poiché si trovava nel tono e nelle parole dell'avversario un'offesa tale da richiedere un duello per poter essere lavata.

Ciò dovrebbe far riflettere sulla reale condivisione della retorica per la quale la tribuna parlamentare costituiva il luogo sacro per eccellenza della libertà di parola. Come poteva esser valido questo assunto se si poteva essere chiamati a rispondere in duello di quanto si affermava, anche utilizzando parole dure?

Il duello, dunque, si dimostrava ancor di più parte integrante dell'orizzonte mentale e culturale dell'«onorevole»-tipo dell'età liberale.