Alcune sfide duellistiche rimangono particolarmente memorabili perché assurgono a emblemi di un'epoca e della mentalità sociale e culturale del tempo.
Accade quando investono parlamentari che si affrontano sul terreno dopo veementi confronti politici in Aula, o aristocratici che talvolta si espongono a duelli in cui sentono di dover rappresentare l'onore nazionale, o a letterati che affidano la propria dignità di intellettuali alla spada oltre che agli scritti. Duri confronti, dissensi e polemiche scivolano dal terreno del libero dibattito politico e culturale a quello del senso dell'onore dei personaggi coinvolti e sfociano in una vertenza duellistica come necessaria "riparazione".
Ma così, il senso dell'onore tradizionale diviene questione che si scontra sempre più apertamente con i diritti alla libertà di opinione, di parola e di stampa.
Accadeva che alcuni duelli guadagnassero la prima pagina delle più diffuse riviste illustrate perché vedevano coinvolti personaggi in vista della vita pubblica, politici e giornalisti in particolare, oppure per l'esito fatale per uno dei due cotendenti. L'immagine qui accanto, ad esempio, si riferisce al tragico duello di Savigliano del settembre 1896 originato da una polemica relativa a un articolo umoristico che il tenente Zemos, morto nello scontro, aveva trovato offensivo.