Daniela Smalzi
Il volume Architecture Toscane di Auguste Grandjean de Montigny e Auguste Famin si inserisce nel filone editoriale promosso da artisti e architetti francesi di fine Settecento che, di ritorno dal Grand Tour, portavano con sé raccolte di documenti e materiali di prima mano, realizzati e/o procurati durante il periodo di studio in Italia[1]: in particolare il progetto editoriale di Grandjean e Famin trova le sue origini concettuali nel lavoro di Percier e Fontaine[2], di cui si possono riscontrare puntuali citazioni nelle tavole grafiche[3]. Il volume venne pubblicato in 18 fascicoli, di cui i primi 6 risultano già editi alla fine del 1806 (periodo in cui venne richiesta ai due architetti l’aggiunta dei nominativi degli autori delle opere selezionate), si interruppe nel 1812 – quando erano apparsi 12 inserti – e la pubblicazione fu portata avanti dal solo Grandjean che completò l’opera nel 1815[4].