Grandjean e Famin rilevano fedelmente lo stilobate, le due cornici marcapiano e il cornicione della facciata del palazzo e le tre cornici dei registri del cortile interno. Il disegno propone inoltre una restituzione esatta del fregio raffigurante diamanti con lingue di fuoco e cornucopie fiammeggianti (entrambi emblemi dei Gondi) della cornice della porta sotto al ripiano dello scalone. Anche il capitello del cortile è riportato correttamente, come il pulvino.
Grandjean e Famin non inseriscono particolari dello scalone perché probabilmente troppo ricco di decorazione scultorea dal carattere «inconsueto» (Morolli, Fiumi, p. 116), sia nei balaustri con scanalature a tortiglione sia nelle testate dei gradini caratterizzate da rilievi con figure di animali.