Viene rilevata la fronte laterale con ingresso dal giardino. La tavola non è quotata ma riporta la sola scala metrica. Come Grandjean e Famin sottolineano nel testo, la fronte è meno decorata di quella principale. Prosegue l’ampio cornicione del tetto e la sottostante fascia ove l’iscrizione ricorda i papi medicei, benefattori sella famiglia: “LEONIS X ET CLEMENTIS VII PONTI. MAX. BENEFICIIS AUCTUS”. L’iscrizione si conclude sul lato posteriore del palazzo, non rappresentato da Grandjean e Famin, con il testo: “A FUNDAMENTIS EREXIT M.DXX”.
Le aperture trabeate del piano primo, hanno cornici lapidee a fascia e posano su un marcadavanzale modanato. Quelle del piano terra presentano mensole che sorreggono il davanzale e l’architrave aggettante. Sono assenti, nel rilievo, le piccole finestre del piano sottotetto, oggi presenti su questa fronte e su quella posteriore. L’elemento più significativo, come scrivono anche gli autori nel testo, è la loggia a tre fornici con archi a tutto sesto impostati su colonne con capitelli dorici decorati con l’emblema del delfino. La loggia, nella rappresentazione di Grandjean e Famin, ospita statue e busti, consuetudine che risulta anche dagli inventari del palazzo, mentre potrebbe essere un inserimento di fantasia la scultura posta sull’angolo destro.