L’immagine presenta un approfondimento rispetto al prospetto generale riprodotto nella precedente tavola: la scala di rappresentazione scende infatti più nel dettaglio, andando a descrivere gli ultimi nove assi finestrati dell’ala destra del palazzo (rondeaux laterale compreso).
La presenza di quote numeriche nel disegno esplicita i rapporti dimensionali fra i tre piani dell’edificio, i corrispondenti balaustrati e basamenti, e le finestre del primo e secondo livello.
Rispetto al prospetto disegnato nella tavola 3, la descrizione della facciata a bugnato è qui arricchita dalla presenza delle cinquecentesche finestre ammannatiane del piano terreno: esse però non corrispondono al reale stato di fatto dell’immobile poiché riportano una sequenza regolare e ininterrotta, omettendo il portale della cosiddetta ‘salita delle carrozze’ presente su questo lato del palazzo.
Il commento testuale riecheggia le parole di Filippo Baldinucci in relazione all’intervento di ripristino del ‘fuori piombo’ della facciata con un complesso sistema di catene in ferro messo in atto da Alfonso Parigi il giovane negli anni ’40 del Seicento (Baldinucci 1847, V, pp. 54-55). Inoltre sembra poter ravvisare un fraintendimento delle parole del Baldinucci stesso che a proposito degli ampliamenti seicenteschi del palazzo parla di “parti laterali” realizzate su disegno di Giulio Parigi (Baldinucci 1847, V, p. 53) e di “ala destra” realizzata da Alfonso Parigi per ordine del padre (Baldinucci 1847, V, p. 54), elementi che probabilmente Grandjean e Famin identificano come le “galeries”, ovvero i rondeaux laterali (ovviamente non esistenti all’epoca del Baldinucci che si riferisce invece agli ampliamenti del corpo principale del palazzo, da 7 a 23 assi finestrati: cfr. Smalzi 2011, pp. 98-99).