LII. Elévation géométrale du palais Gondi, à Florence


Pl. 52. Elévation géométrale du Palais Gondi, à FlorenceNon presente nei volumi di Ferdinando Ruggieri, il fronte di palazzo Gondi era stato rilevato all’inizio del Settecento da Giovan Battista Bettini (inciso a Parigi da André Houat o Pierre-Jean Mariette e pubblicato in Corbinelli 1705, II, tavola fuori testo tra p. cxcij e p. cxciij. L’incisione è disegnata in scala di braccia fiorentine; Pellecchia 2003, p. 101; Morolli, Fiumi, p. 103). Grandjean e Famin non sembrano però tenere conto del rilievo di Bettini: completano il disegno del bugnato all’ultimo livello, escludono l’altana sulla destra e omettono le lunette delle ultime due aperture del piano nobile verso destra che erano ancora presenti in facciata. Saranno rimosse durante i lavori ottocenteschi di ampliamento (Morolli, Fiumi 2013, p. 102). Probabilmente l’altana e le due lunette avrebbero secondo Grandjean e Famin impedito al lettore di cogliere la pulizia della facciata.
Il fronte di palazzo Gondi è rilevato con particolare attenzione alle proporzioni, con l’indicazione delle quote dei tre livelli, e del peculiare disegno delle bugne. Attraverso la tecnica del chiaroscuro gli architetti francesi descrivono il bugnato a cuscino del primo registro e distinguono con un tratto marcato il bugnato liscio del secondo registro e con un tratto assai più fine l’apparecchio murario dell’ultimo livello. Come nell’incisione pubblicata da Corbinelli, anche Grandjean e Famin colgono correttamente il nodo compositivo della concatenazione geometrica tra gli elementi cruciformi, i conci delle raggiere delle aperture e le bugne. Segnalano puntualmente il numero dei ricorsi – quindici nel primo registro e diciotto nel secondo – mentre non sempre registrano il giusto dimensionamento delle bugne, mettendo in atto una normalizzazione delle variazioni di ritmo caratteristiche dell’impaginato di Giuliano da Sangallo. Probabilmente Grandjean e Famin percepiscono tali diversificazioni delle bugne come un difetto grammaticale incomprensibile per il lettore francese contemporaneo, e quindi un elemento da correggere.