VII. Corniche du Palais Pitti

 

Pl.   7. Corniche du Palais PittiNella settima tavola compare un dettaglio di una delle cornici marcapiano con balaustra e colonnini ionici, e la sottostante porzione di muro bugnato. Il bugnato è rappresentato in maniera geometrica senza alcun esplicito riferimento all’accezione rustica delle superfici che tanto caratterizza la facciata di Pitti (nel commento si fa comunque accenno, in senso positivo, al gradevole contrasto fra la lavorazione di cornice/balaustrato e bugnato), mentre le modanature della cornice sono rappresentate correttamente, secondo la sequenza tutt’oggi rilevabile. Le modanature e i colonnini sono inoltre corredati da quote numeriche poste ai lati del disegno, che esplicitano i rapporti proporzionali fra le parti.

Nel commento, l’attenzione è principalmente focalizzata sulla descrizione delle colonnine ioniche (al posto dei più consueti balaustri), attribuendo questa soluzione progettuale alla originaria fabbrica quattrocentesca: la storiografia riferisce infatti che i “corridoi” balaustrati del secondo livello (1557) siano una riproposizione testuale della facies quattrocentesca di quelli del primo piano e che dunque questi ultimi siano parte della progettazione originaria. Fin dal XVI secolo essi erano stati oggetto di specifiche notazioni da parte di eruditi e architetti quali Vincenzio Borghini e Bartolomeo Ammannati (Ferretti, Romby 2002, p. 169, fig. 9 e p. 173, fig. 11; Ferretti 2006, pp. 44-55): l’eco di queste dibattute tematiche traspare dunque, in controluce, attraverso i commenti alla tavola.