Mario Bevilacqua
Fondata nel 1341 da Niccolò Acciaioli, gran senescalco del regno di Napoli, la struttura è poi cresciuta nel corso del XV e XVI secolo, con lavori di sistemazione e decorazione protrattisi fino alla fine del Settecento.
L’interesse per la Certosa del Galluzzo da parte degli architetti della seconda metà del Settecento è testimoniato dal rilievo eseguito da Pierre-Adrien Pâris (Calafati 2015), che ne restituisce una immagine di perfetta regolarità. Grandjean e Famin rilevano il complesso in momenti difficili: dopo aver ospitato il pontefice Pio VI in fuga da Roma nel 1798, nel 1801 la Certosa è occupata dall’esercito francese; tornata ai padri, nel 1810 l’ordine certosino è soppresso e l’intero complesso con tutti gli arredi, l’archivio e la biblioteca, viene espropriato (C. Chiarelli, G. Leoncini 1982; Leoncini 1990; Leoncini 2013; Concioni 2016).